Progettazione e costruzione di impianti che variano dalla singola abitazione fino ad arrivare a grossi centri residenziali. Realizzazione di sistemi evoluti con funzioni e applicazioni domotiche.
Industriale
Impianti elettrici industriali:
produzione di energia elettrica;
stazioni di trasformazione;
trasmissione e distribuzione di energia elettrica;
La domotica è la scienza che si occupa dello studio delle tecnologie atte a migliorare la qualità della vita nella casa e più in generale negli ambienti abitati.
Il termine domotica deriva dal latino domus che significa "casa".
Questa area fortemente interdisciplinare richiede l'apporto di molte tecnologie e professionalità, tra le quali ingegneria edile, automazione, elettrotecnica, elettronica, telecomunicazioni ed informatica.
La casa intelligente può essere controllata dall'utilizzatore tramite opportune interfacce utente (come pulsanti, telecomando, touch screen, tastiere, riconoscimento vocale), che realizzano il contatto (invio di comandi e ricezione informazioni) con il sistema intelligente di controllo, basato su un'unità computerizzata centrale oppure su un sistema a intelligenza distribuita. I diversi componenti del sistema sono connessi tra di loro e con il sistema di controllo tramite vari tipi di interconnessione (ad esempio rete locale, onde convogliate, onde radio, bus dedicato, ecc.).
Impianti citofonici e video-citofonici condominiali o singoli.
Per impianti comprendenti molti interni è conveniente l'impiego di sistemi citofonici digitali. La quantità elevata di pulsanti, che può generare confusione nell'utente, viene sostituita da una tastiera di selezione con display con cui selezionare l'interno per numero o per nome. Il sistema digitale inoltre riduce notevolmente il numero di cavi di collegamento.
Nel sistema analogico è necessario almeno un filo per collegare la suoneria di ogni interno, mentre nel sistema digitale si trasmette una su una coppia di fili un segnale codificato, che identifica una specifica unità interna, la quale riconosce il codice e attiva la suoneria.
Nei sistemi più moderni la coppia di fili può portare in forma digitale anche il segnale audio.
Funzioni accessorie a volte presenti negli impianti sono:
intercomunicante: permette la conversazione privata tra due interni.
accensione luci scale: da un pulsante dell'unità interna.
interfaccia di traslatore telefonico: consente di inviare una chiamata citofonica ad un numero telefonico specifico.
Il sistema televisivo analogico che ci ha accompagnati per cinquant'anni, ha subito una rivoluzione tecnica epocale che lo ha trasformeto in digitale: anche la televisione utilizzerà esclusivamente segnali basati su codici binari (dall'inglese digit, cifra) come quelli dei computer, di Internet, dei cd e della telefonia mobile. In Italia, dove a differenza di altri Paesi europei il segnale televisivo è stato prevalentemente trasmesso via etere, erede naturale della tv tradizionale è cosiddetta televisione digitale terrestre, in sigla DVB-T (Terrestrial Digital Video Broadcasting). La televisione digitale terrestre è stata introdotta gradualmente nel nostro Paese, dove dal 2012 coinvolge gli oltre 20 milioni di abitazioni e 50 milioni di apparecchi televisivi.
Il decoder è una scatoletta elettronica da mettere sopra il televisore (da cui il nome inglese set-top box), solitamente di piccole dimensioni, da collegare al televisore in genere attraverso un cavo Scart (ma ci sono anche altri tipi di connessione, come l'HDMI per gli apparecchi in alta definizione). Esistono fondamentalmente due famiglie di decoder, gli "zapper" e i "decoder MHP" (o interattivi).
Gli "zapper" sono i decoder più economici in commercio. Sono in grado di ricevere unicamente i canali in chiaro (gratuiti) trasmessi in tecnologia digitale.
I "decoder MHP" (o interattivi) sono invece quelli in grado di ricevere, oltre ai canali in chiaro, anche quelli delle tv a pagamento e i servizi interattivi del digitale terrestre e, quelli di ultima generazione con la porta "ethernet", anche i servizi interattivi dal canale di ritorno a larga banda (per es. i programmi andati in onda il giorno prima e nuovi cataloghi di contenuti "a richiesta"). Presentano sul frontale una o due fessure (slot) per l'inserimento delle smart card delle televisioni a pagamento che il telespettatore deciderà eventualmente di sottoscrivere.
La gamma dei decoder MHP è molto ampia. A questa appartengono anche i decoder HD (alta definizione), i più completi presenti sul mercato: ricevono, oltre ai canali gratuiti, a quelli a pagamento e ai servizi interattivi, anche le emittenti in alta definizione trasmesse in digitale terrestre. Attenzione: per vedere queste ultime è necessario però che anche il televisore cui è collegato il decoder HD sia ad alta definizione.
I sistemi diffusione sonora offrono la possibilità di
sonorizzare l'ambiente permettendo di seguire da una
stanza all'altra, senza alcuna interruzione, il programma
musicale preferito.
In ambito domestico il sistema diffusione sonora può
essere configurato per consentire all'utente la selezione
tra l'ascolto di una fonte sonora esterna, come
registratori o impianti HI-FI connessi al sistema
mediante un apposito preamplificatore, oppure l'ascolto
di un sintonizzatore radio con accensione program-
mabile, connesso direttamente agli amplificatori locali.
Per particolari esigenze è possibile inserire nel sistema
dei moduli microfonici utili, per esempio, per la
sorveglianza acustica nelle camere dei bambini o per
l'invio di messaggi di ricerca persona dal locale cucina.
I punti di ascolto, posizionati nei locali dell'abitazione,
sono costituiti da diffusori da incasso connessi ad
amplificatori locali.
Questi ultimi permettono di effettuare sia la regolazione
del volume sonoro in ogni locale che la teleaccensione
del sistema.
L'offerta OmniPCX Office è completamente modulare ed è pronta per gli sviluppi futuri, perché si adatta alle esigenze ed evoluzioni delle attività quotidiane. Quando occorre aggiungere funzionalità, terminali o capacità supplementari, la soluzione selezionata può essere facilmente estesa, in qualsiasi momento e con le modalità preferite dal cliente.
Per offrire soluzioni di comunicazione in grado di evolversi con le esigenze dei clienti, Alcatel OmniPCX Office si basa su un'architettura flessibile e scalabile. Il sistema viene costruito combinando gli elementi più adatti alle aspettative e al budget stabilito, tra i quali:
Numerose suite di comunicazione e opzioni software a valore aggiunto,
Una gamma completa di potenti piattaforme hardware,
Una vasta scelta di terminali desktop e mobili.
Scegliendo Alcatel come partner, naturalmente, il cliente è guidato durante tutto il processo decisionale, fino al periodo successivo all'installazione, in modo da ottimizzare gli investimenti. Vediamo ora quali sono i vantaggi di questa architettura semplice ma potente. ulteriori informazioni...
Sono impianti destinati a supportare la realizzazione di tipi diversi di reti locali, inclusa ad esempio la rete telefonica. Gli impianti sono basati su cavi di categoria 5 o superiore e connettori RJ-45. I cavi hanno una lunghezza massima di 90 m, a cui vanno aggiunti 10 m per i cavi di permuta (lato apparato: EC Equipment Cable, e lato terminale: WAC Work Area Cable). Questo vincolo è dettato dalle caratteristiche della rete Ethernet.
Per ogni postazione da servire, vengono posati uno o più cavi in apposite canalizzazioni nelle pareti, nei controsoffitti o nei pavimenti dell'edificio, fino a raggiungere un armadio di distribuzione di piano (nel gergo del cablaggio strutturato, Floor Distributor o FD ovvero cablaggio di piano orizzontale), solitamente si tratta di un rackstandard da 19 pollici, che può ospitare sia permutatori che apparati attivi.
Questi cavi sono attestati da una parte in un pannello di permutazione nell'armadio, dall'altra in una placca a muro o a pavimento in prossimità della postazione utente. Collegando un cavo di permuta dal calcolatore alla presa a muro, e un altro dal permutatore ad un apparato di rete (come un hub o uno switch), si crea un collegamento elettrico che permette di collegare il calcolatore alla rete.
Nel caso le dimensioni dell'edificio non permettano di servire tutte le utenze con un solo FD, i vari FD vengono collegati ad un armadio di edificio (Building Distributor, BD), tramite cavi in rame e/o in fibra ottica (cablaggio verticale), anche questi attestati in permutatori.
Allo stesso modo, i diversi edifici di un campus sono collegati ad un armadio di permutazione di campus, o Campus Distributor, CD.
I locali che ospitano gli armadi di distribuzione dovrebbero avere caratteristiche adeguate per alimentazione elettrica (meglio se protetta da un gruppo di continuità), condizionamento, controllo d'accesso (sono luoghi privilegiati per intrusioni o per provocare malfunzionamenti della rete).
I servizi di videoconferenza rappresentano la nuova frontiera della comunicazione.
Partecipare ad una videoconferenza, collaborare a distanza, scambiare immagini o documenti in tempo reale, senza muoversi dal proprio posto di lavoro, oggi sono diventati una realtà.
Essere virtualmente in qualsiasi luogo e incontrare chiunque, senza abbandonare il proprio ufficio, non è mai stato più semplice.
Attraverso una connessione a Internet, una webcam e un microfono, le distanze si accorciano, il tempo e le spese per gli spostamenti si abbattono: i vantaggi dei servizi di videoconferenza sono innumerevoli e immediatamente tangibili.
Le potenzialità della videoconferenza sono moltissime: si possono utilizzare audio, video e chat di testo, condividere documenti, immagini, presentazioni, filmati, applicazioni, annotare slide, lanciare sondaggi in tempo reale e molto altro ancora!
Automazione porte, cancelli e barriere automatiche.
La nostra società è specializzata nell'installazione, manutenzione e riparazione, anche in pronto intervento, di porte, cancelli e barriere automatiche, utilizzando prodotti di primarie case costruttrici, con le più avanzate tecnologie per la funzionalità e la sicurezza, in grado di soddisfare tutte le esigenze installative. FAAC; CAME; BFT; FADINI; PORTALP, V2 ELETTRONICA;
Sono state automatizzate diverse paratoie presso l'impianto di depurazione di Salerno e diverse valvole su tubazioni diametro 1400 1600 mm presso il consorzio di bonifica Foce Destra Sele.
Il mercato tecnologico offre una grande varietà di sistemi di
videosorveglianza a seconda del tipo di componenti utilizzati,
della complessità del sistema di elaborazione e trasmissione
dell'informazione, del costo.
Distinguiamo tra:
Sistemi di videosorveglianza per piccoli ambienti
Bassa complessità (poche telecamere), trasmissione dati
limitata, costo contenuto.
ESEMPIO – Sistema di videosorveglianza di un esercizio
commerciale di medie e piccole dimensioni o di una abitazione.
Sistemi di videosorveglianza per grandi aree
Alta complessità (molte telecamere), trasmissione dati
elevata, costo più elevato.
ESEMPIO – Sistema di videosorveglianza di un centro
commerciale, di uno stadio, di un centro cittadino, etc.
I sistemi di videosorveglianza
I Sistemi di videosorveglianza analogica
Sono i sistemi attualmente più diffusi. Si compongono di una o più telecamere analogiche (televisive).
Composizione dei sistemi analogici:
un sistema di trasmissione dell'immagine, tipicamente via
cavo coassiale, in sistemi più recenti anche via radio (per
brevi distanze);
un monitor o pannello di monitor su cui viene trasmessa
ciclicamente la scena osservata dalle singole telecamere
(video multiplexing);
un'unità di video-registrazione (di solito con tecnologia VHS
Time-lapse).
Sebbene ampiamente utilizzati ed installati un po' ovunque
(negozi, banche, supermarket, parcheggi, ecc.), i sistemi CCTV
analogici utilizzano tecnologie datate (anni '60-'70).
A partire dagli anni '90 vi è stato un "salto" tecnologico nella
videosorveglianza che ha portato alla commercializzazione di
sistemi basati sulle nuove tecnologie digitali.
I Sistemi di videosorveglianza digitale
Sono i sistemi di più recente introduzione. Si compongono di:
una o più telecamere digitali;
un sistema di trasmissione, tipicamente wireless e/o cablato
(per grandi distanze);
Composizione dei sistemi digitali
uno o più computer connessi in rete locale che hanno il
compito di:
elaborare l'informazione trasmessa;
memorizzarla su supporto hard disk o supporti ottici
(CD, DVD-RW).
I sistemi di videosorveglianza digitale, grazie a strumenti di
elaborazione software del segnale video, possono disporre di
molteplici funzionalità.
Le principali sono:
Attivazione automatica
Consente di far funzionare il sistema solo quando è
necessario (su "evento"). La modalità change detection
identifica se ci sono stati cambiamenti della scena. La
modalità activity detection è meno fine della precedente e
rileva variazioni al di sopra una certa soglia.
Oggetti in movimento (segmentazione/tracking)
Consente di individuare oggetti in movimento e seguirne gli
spostamenti.
Funzioni di riconoscimento
Consente di identificare oggetti, persone, comportamenti
noti, o evidenziare situazioni anomale.
Conteggio (ingressi, presenza)
Consente di contare persone e oggetti statici o in movimento
sulla scena. è usata per applicazioni di monitoraggio folla e/o
accessi ad aree sorvegliate a rischio.
La sicurezza è un valore fondamentale per la serenità della vita e per il benessere della famiglia. Ci sono molte cose che si possono fare per assicurare la tranquillità e vivere più sicuri.
Una di queste è decidere di installare un sistema di allarme studiato su misura per le singole esigenze.
La nostra società è specializzata e autorizzata ad installare sistemi di allarme di ultima generazione di tipo filare e via radio, che consentono di proteggere sia all'interno degli edifici sia fuori dalle mura in modo da intercettare l'intruso lontano dal luogo da proteggere e di comunicare l'evento di allarme alla Polizia o ai Carabinieri.
Fidarsi solo degli specialisti.
La sicurezza comincia dall'installazione: ecco perché è indispensabile affidarsi solo a professionisti certificati e specializzati.
Per impianto di allarme incendio si intende un insieme di dispositivi elettronici predisposti per rilevare la presenza di un incendio dentro un edificio, per segnalare l'allarme sonoro a tutti i presenti e per segnalare l'allarme alla portineria e ai soccorritori esterni.
Un impianto di allarme incendio è fondamentalmente formato da una centralina di allarme, la quale riceve il segnale da una serie di dispositivi di rivelazione e dalla quale escono i segnali di allarme con una serie di dispositivi di segnalazione (ad esempio sirene e collegamenti ai soccorritori esterni)
I dispositivi di rivelazione rappresentano l'input per la centralina di allarme e sono essenzialmente i seguenti dispositivi:
dispositivi rivelazione fumi e incendi
pulsanti manuali di allarme.
I dispositivi di segnalazione rappresentano l'output per la centralina di allarme e sono essenzialmente i seguenti dispositivi:
sirene acustiche
pannelli luminosi rossi lampeggianti
dispositivi di segnalazione ai soccorritori esterni
La climatizzazione di un ambiente confinato consiste nell'insieme di operazioni effettuate per ottenere condizioni di temperatura ed umidità adeguate all'utilizzo ottimale dell'ambiente.
Sistemi per la climatizzazione, il condizionamento dell'aria, il riscaldamento e la refrigerazione.
aerotermi
barriere di aria
bocchette e diffusori per impianti canalizzati
canali e condotti per impianti di climatizzazione
canne fumarie e accessori per impianti termici
compressori per unità di condizionamento
condensatori
condizionatori split e compatti
deumidificatori
pompe di calore
radiatori e ventilconvettori
refrigeratori ad acqua
refrigeratori ad aria
scambiatori di calore
sistemi di controllo per impianti di climatizzazione
Progettazione e realizzazione di quadri elettrici per comando e controllo di apparecchiature industriali, progettazione e realizzazione quadri elettrici ed impianti civili, impiantistica per settore ecologico, progettazione elettrica, programmazione software per sistemi di comando e di supervisione.
La nostra società si occupa della progettazione, installazione e manutenzione degli impianti e delle cabine di trasformazione MT/BT in edifici o in prefabbricati, e adeguamento alla nuova normativa CEI 0-16 e direttiva ENEL DK5600.
Nel luglio 2006 è stata emanata da parte di ENEL la V edizione della DK5600, documento che definisce i criteri di allacciamento alla rete di media tensione, a cui devono attenersi i suoi clienti.
I criteri si applicano integralmente ai nuovi allacciamenti e, per il rifacimento di impianti esistenti, limitatamente al sistema di protezione in occasione del cambiamento dello stato del neutro da isolato a collegato a terra tramite impedenza, ed alla misura di energia e relativo locale per gli utenti dotati di gruppi di misura elettronici.
L'energia solare può essere utilizzata per generare elettricità (fotovoltaico) o per generare calore (solare termico). Sono tre le tecnologie principali per trasformare in energia sfruttabile l'energia del sole:
il pannello solare termico sfrutta i raggi solari per scaldare un liquido con speciali caratteristiche, contenuto nel suo interno, che cede calore, tramite uno scambiatore di calore, all'acqua contenuta in un serbatoio di accumulo.
il pannello fotovoltaico sfrutta le proprietà di particolari elementi semiconduttori per produrre energia elettrica quando sollecitati dalla luce.
il pannello solare a concentrazione sfrutta una serie di specchi parabolici a struttura lineare per convogliare i raggi solari su un tubo ricevitore in cui scorre un fluido termovettore.
L'energia eolica è l'energia ottenuta dal vento ovvero il prodotto della conversione dell'energia cinetica, ottenuta dalle correnti d'aria, in altre forme di energia.
Minieolico e microeolico
Si tratta di impianti di piccola taglia, adatti ad un uso domestico o per integrare il consumo elettrico di piccole attività economiche tipicamente in modalità stand-alone, cioè sotto forma di singoli generatori, connesse poi alla rete elettrica o ad impianti di accumulazione.
Di solito questi impianti sono costituiti da aerogeneratori del tipo ad asse orizzontale con diametro del rotore da 3 a 20 metri e altezza del mozzo da 10 a 20 metri. Solitamente per minieolico si intendono impianti con una potenza nominale fra 20 kW e 200 kW, mentre per microeolico si intendono impianti con potenze nominali inferiori ai 20 kW.